clicca per andare a Lucania Bella Grassanese


Giuseppina (Giusi) PONTILLO

Anima raccolta a cura degli Amici della Poesia
Poesie 1
Poesie 2
Poesie 2001

Giuseppina (Giusi) Pontillo, nota e stimata poetessa di Grassano (MT),
coglie l'attimo nella sua fugacità ed evanescenza e lo sprigiona nell'iridato caleidoscopio della poesia per offrirlo a sé e agli altri, tesi alla naturale ricerca (della felicità "eudemonismo", che lei riesce a sfiorare e a trasfondere con intenso slancio e con accenti spontanei e coloriti.
La sua poesia, soffusa (di aura solare, è creazione di immagini ora limpide, palpitanti di fresco stupore dinanzi al fascino delle bellezze naturali e ora dolenti, quasi singhiozzanti per l'umana pietà nell'impatto diretto con il dramma esistenziale, vissuto nella solitudine che "mai può cessare".
Sono densi di attualità i suoi sommessi richiami, rivolti a un mondo inaridito, che non sa più stupirsi, che non sa più donare e godere, non sa più sognare, sperare ed amare, neppure col canto.
Il messaggio di Giusi, sostanziato di "luce interiore", rifulge in versi sobri, nitidi e melodiosi. intima ed inscindibile è pertanto la connessione fra testo e forma espressiva.
La produzione poetica dell'autrice scaturisce, come polla sorgiva, da un innato bisogno di poetare <<..... scelgo la luce che mi governa dentro>> e deriva da lunghi, ardui percorsi culturali e artistici, evidenziando mio avviso una personalità attenta e sensibile alle esperienze liriche della realtà contemporanea.

                                                                                  (Giovanni Abbate)



Cantico dei Boschi

Tra il verde fogliame,
canti di voci misteriose
penetrano nel profondo di ognuno.
Sono rami piegati alla volontà
che il vento declina
nei cavernicoli di un respiro profondo.
Hanno il sapore di frutti maturi.
Sono il ciclone,
"la capacità di spazzare via le paure".
Sono le voci della coscienza,
"al suo centro la serenità".
Hanno la sensibilità di ascolto
di voci provenienti dall'alto
che si liberano
in un cantico celestiale,
quando le illusioni
restano preghiera
sulla terra ancora umida
di forti emozioni,
quando i petali diventano l'etica
di un valore supremo,
"l'uomo si accende di luce"
diventa senza alcun volere
"il seme che germoglierà ancora".
Saprà respirare i profumi in altri boschi,
in altre terre lontane
e la sua anima
saprà varcare cancelli fioriti,
capaci di ascoltare con amore.

 

Pallida luna

Piano forse pianissimo
lo strano fruscio della pioggia
d'aprile,
batte sui tetti arroventati
dal pazzo sole incandescente.
Sceglie le ore pomeridiane
come i tramonti da dimenticare.
Per casa passeggia
un bambino
che aspetta teneramente
un forte segnale d'allegria.
La sera si rischiara
timidamente
dietro le nuvole
e viene la luna
a rasserenare
questa giornata.
Saprà ancora imitare,
una luminosa parodia
nel verso
di una poesia decadente?

 

Grassano


Come l'aurora,
come le stelle cadenti
che bruciano
dentro le proprie radici,
"amo Grassano".
Come meteora vagante
mi disperdo
dentro le stanze della politica.

Appesa ai ricordi
l'amo ancora!

Con le sue terre brulicanti
di vigneti,
ubriaca come chicco alcolico
dentro gli avvenimenti importanti.

Dentro i crepuscoli
mi sento adagiata,
come le fiamme rosse
della cultura surrealistica,

pensosa nei carboni soffocati
sotto le macerie incenerite,
della storia.

 

Cercami

Quando senti il fischio del vento
cercami senza parole.
Quando tristemente bussa
la tua verde malinconia
cercami nei primi albori mattutini,
mentre un'ombra ti accompagna
lungo i sentieri rigogliosi
di una meravigliosa primavera.
Quando bussa alla tua porta
quell'incredibile senso di dolore
cercami ancora,
troverai il vortice incredibile
che ti trascinerà
lungo altitudini inimmaginabili.
Sentirai quel velo negli occhi
offuscare tenue presenze
alle tue spalle.
E parlerai come non mai
nel sonnecchiare di attimi quotidiani.
I tuoi occhi diventeranno ruscelli limpidi
tra montagne festose.
E il tuo pensiero
diventerà oceano sconfinato
che non cesserà mai di esistere.
E i tuoi colori diventeranno
sempre come i tuoi sorrisi
da conservare.

 

Il Basento

Il cielo è più cupo di sempre,
il Basento mormora
torbido fango.
Il viale sussurra sfumati pensieri
cercando una voce amica.
C'è il fiume che tacito
mormora la sua presenza.
Lo specchio in burrasca.
"Dentro al velo dei suoi occhi"
stormi di uccelli neri.
C'è il dipinto di una madonna
dentro la chiesa solitaria.
Il suo panorama bagnato dallo scroscio
di una pioggia battente;
ha l'effetto di comunicare
con la natura più bella.
E' forse un angolo di paradiso
da ammirare ai piedi dei monti
dei giardini grassanesi.

 

Ti libererò l'anima

Un caldo fascio di luce
Scivola dentro i cavernicoli
Dell'anima.
Ha forti radici di esoterico.
Vaga come un guerriero errante,
Alla ricerca del suo bambin Gesù.
Io, la tua Dea in amore,
Vago lungo le sponde del fiume,
Nelle tenebre di una notte
Di luna nera.
Ti libererò l'anima
Guerriero Errante,
Perché niente
E' più esoterico
del grande Amore!

 

Ci ho provato a separare le onde

Ci ho provato a separare le onde,
quando al risveglio
una barca piena di sogni
si affondava come naufraghi.

Ci ho provato a sorridere
sopra le onde del mare,
quando il dolore del vuoto
diventava tenue arcobaleno.

Poi in fretta riprendevo il largo;
"dove il mare"
sembrava nient'altro che cielo;
"dove i sogni "
diventavano bandiere colorate
da sventolare.

Ci ho provato
ha liberare l'anima pura,
dentro i cancelli arrugginiti;
quando qualcuno ha rapito
il mio corpo causale
e ha tagliato i miei dubbi
in due personalità.

Ci ho provato
a cancellare l'infinito
dentro i balconi del mio silenzio;
ma l'aurora mi ha colta di sorpresa.
E l'etereo sembrava quasi visibile
dentro al mio piccolo mondo.

Una cosa soltanto
non ho ancora provato;
"ma il desiderio è grande":
"vivere fuori dal tempo,"
dentro un Amore Grande.

 

La sincronicità delle mammole

Quel feeling etereo
dal profumo di mammole
albeggiava
tra i rossi vigneti,
giocherellando
tra i grappoli odorosi
che sanno ancora di sterile.
Quando con la forza
della passione più pura
"il Vichingo"
ha osato estirpare
le sterili siepi
di mammolo in fiore.
Ritratto Normanno ebbro,
forse caduto tra le braccia
del profumo di Sophya
"vibrava nel letto infuocato."
E i sogni si accendevano
nella trasformazione più pura.
Nella danza,
insieme ai profumi
nasceva la sincronicità delle mammole.
Eppur Romeo
non esisteva già da un pezzo
quando si assopì
nel feeling
-di un AMORE Singolare-

 

La Dea della Luce

Nel giorno più corto dell'anno
l'animo prese fuoco verso la luna.
Danzava come una leggiadra cerbiatta
la Dea della luce.
La luna romantica prese ad ascoltare
dentro al vortice dell'animo mio
cerchiando lingue di fuoco;
"sembrava già giorno."
E nessuno riusciva
più a fermare
questa danza armoniosa.
Radiosa nel cosmo
incontravo l'anima gemella
e il corpo diventava eterica rugiada.
Stelle filanti annunciavano
già l'aurora più romantica
nel calice della luce.
E la notte già spenta
esprimeva i versi più dolci;
e l'uomo sembrava
un fiordaliso narciso
"venuto dai cieli".
E quando si esprimeva col silenzio
nelle indescrivibili emozioni
tutto s'inoltrava verso l'infinito.

 

L'illusione

Se ti è stato donato
"il dono dell'illusione"
colora l'infinito di parole;

Colora i gesti inconsueti,
mentre i sogni ti ristorano
cancellando
la pesante materia.

Se lo spazio e il tempo
sono senza misure
allora inebriati dinanzi
ai colori inesistenti.

Se per poterli descrivere
hai bisogno di pennelli,
usa le grandi iridi sfavillanti.

Se per tutto questo
c'è soltanto bisogno dell'illusione,
allora cancella la ragione
e comincia a sognare.
Perchè se cerchi DIO
non lo troverai mai dentro
il tuo piccolo scrigno,
ma soltanto nella percezione
della Grande Madre Natura!

 

Luna Selvaggia

Un solitario impulso di piacere
ti condusse per mano
verso la meta ombrosa.
Una fresca carezza
albeggiava il tuo respiro,
              [ questo tumulto dei sensi]
e lasciava rifiorire,
un'emozione nuova e scintillante,
mentre un giardino incantato t'invitava
a lasciar germogliare
la tua vita.

Nel sole di settembre
un custode della porta del tempo
ti regalò un dono così grande:
"capire il tuo passato"
(mentre il cuore si schiuse
per guarirti dentro);
donandoti
una preziosa lacrima di Luna.

Il cielo ti invitò ad ascoltare
i suoni della natura,
creando la sinfonia della nostra vita.
Tra le braccia dell'istinto
"la sensualità"
gradiva il miele svelato dalle fate
e la vita ci raccolse i sui toni
in coppe di fiori.

Tra i baci ancora umidi,
alloggiando per un attimo sulla
Luna Nera dell'inconscio
si poteva creare la nostra luce.

 

Credere

Vento di maggio
Dentro camere chiuse
Dietro le sbarre
Debole profumo
Anima che danza
Come spirito libero
Tra i profumi selvaggi
In alto tra cielo e terra.

 

Violetta Africana

Una violetta africana
mi è apparsa nei sogni
in una notte serena
nel mese d'ottobre.

Volava come una foglia sperduta
da un tappeto di foglie ammucchiate.

Cercava un sentiero perduto
tra le pagine del Vangelo.

Ma il tempo
non era che profumo di viole
nel caldo africano...
E come clessidra
spiravano
montagne di dune.

E il cammino verso il Nulla
sembrava pieno di buche.

 

Nell'anno di nascita

Portavo nel primo vagito
già forti radici di "albero".

Dentro cornici di cielo
già storie misteriose.

Nel canto dell'aurora,
già storie comuni

di gente familiare.
Nell'eco di un tuono

la sorgente infuocata
fu presa a modello,

nel delicato profumo
di un incontro.

 

 

 

Seguito

Mandateci i vostri commenti