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-- : Il presepe di ASSISI del M° Franco ARTESE : --



Artese: il presepe tra significato e senso.

Il Presepe non è soltanto il rinnovarsi di una tradizione, che in modi diversi e con diverso sentire entra nelle case come un segno religioso, anche nel nostro oggi che sembra poco sacro e molto secolarizzato. E’ l’opera di un passato che costruisce il presente, ovvero di un tempo sempre presente che entra nelle “fabbriche” umane, pronte a dargli ancora e di nuovo lo spazio, anche solo l’angolo di una casa o di una chiesa. Lo spazio che il maestro Artese offre per rappresentare l’evento dell’Eterno che viene ad abitare la storia, è quello della civiltà contadina lucana che è il costante richiamo dei suoi lavori, da oltre trent’anni, cioè da quando, giovanissimo, ha iniziato a portarli nel mondo, prima un presepe di 140 mq a New York (1983) e poi a seguire Washington, Roma, Spoleto, Monaco, Parigi fino al grande lavoro per il Museo della Natività di Betlemme (1999), commissionatogli dall’UNESCO. La terra lucana, a tratti somigliante ad alcuni squarci dell’ambiente palestinese, è lo sfondo e la culla che accoglie il Mistero più denso della storia dell’uomo, in quell’angolo oggi così tanto visitato e ammirato dei Sassi di Matera. Questi, anche a chi li visita oggi, appaiono come un abbraccio, dove le case, scavate nella roccia, sembrano costituire un corpo unico, una sull’altra, con un interscambio virtuoso dove l’una dona il solaio all’atra come strada, in un movimento a vortice che fece vedere a Levi, in esilio, questo panorama come le bolge dell’Inferno di Dante Alighieri. Lo spaccato del paesaggio - continua Gentile - è visto e disposto dal maestro di Grassano in una prospettiva tutta sua, peculiare, che, con il troneggiare della Chiesa di San Pietro Caveoso, scende come a balze verso la sua grotta della Natività, una delle più belle Chiese Rupestri di Matera: San Nicola dei Greci. All’interno Artese ne affresca i muri, riprendendo i temi propri delle stesse Chiese Rupestri e alternandoli con i temi degli affreschi della grotta di Greccio (Ri), dove San Francesco nel 1223 volle celebrare il Natale con una funzione che rappresentasse la notte di Betlemme. E la presente opera, unica nel suo genere, parla di quella notte di Greccio o, meglio, le chiede ospitalità per ridire con maniere nuove la Notte Santa, con il poverello di Assisi che prende tra le braccia un piccolo fantoccio che una leggenda vuole diventato vivo, mentre i frati, come nuovi angeli, inneggiano alla gloria di Dio, insieme con tutta la popolazione che accorre come i pastori di Betlemme. Notte gloriosa per l’umano, silente alla presenza del divino! Nella grotta che Giovanni Velita e la moglie Alticama misero a disposizione, la letizia afferra il cuore di tutti. Una nobile fa la carità a un mendicante, riconoscente e grato, un prigioniero si vede liberato, un uomo depone la sua fiaccola nel fuoco acceso davanti alla Grotta, uno storpio cerca la salute in un ciuffo di paglia portata dal vento, una donna allatta il bambino ricevendo la luce del prodigio soave.
E davanti alla grotta, nel cuore della piazza, la semplice Chiesa di Sant’Antonio Abate che diventa per l’occasione il luogo delle apparizioni di Santa Chiara che, secondo il racconto delle Fonti Francescane, vide sulla parete della sua cella, la Messa di Natale che si celebrava nella Basilica di San Francesco. Come a dire - conclude Gentile - che, volendo trasmettere l’Evento che cambia la storia, lo strumento più docile per farlo è il francescanesimo, strumento di pace, di unione, di verità, di fede, di speranza e di perdono. Sintonizzato su questa frequenza, il messaggio cristiano del presepe diventa il linguaggio umano che parlano tutti, senza distinzione di razza, popolo, religione o lingua. La straordinarietà dei Sassi di Matera rivisitati dall’arte di uno dei più grandi presepisti d’Italia diventa lo scenario umano più accogliente per la Bellezza del Divino che, nella storia semplice di un bambino, fa nuova la terra. Perché è “la Bellezza che salverà il mondo” (Dostojevskij).


Rocco Gentile


 

Commento di Rocco Gentile sul presepe di Assisi del M° Franco ARTESE

Le 26 foto del presepe di Assisi del M°  Franco Artese

 

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che mi ha gentilmente concesso il diritto di riprodurre in queste pagine il suo presepe!
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