Le mie impressioni su Francesco ARTESE

In agosto 1998, percorrendo le strade di Grassano alla ricerca di informazioni culturali, e varie sulla città, mi è stato presentato, Francesco ARTESE.
Abbiamo preso appuntamento, per il giorno dopo, e mi ha fatto fesso. Si è scordato ed è andato a Matera prendere delle foto.
Dopo tre giorni, ho potuto trovarlo, andando a chiedere dalla sua mamma, che mi ha guidato al "lamione" (un tipo d' abitato caratteristico della Lucania, costituito da una e sola stanza enorme) dove lavorava alla costruzione del scheletro del presepe. Li ho parlato della mia iniziativa del sito su Grassano, è stato entusiasta e stupito di sentire, che un figlio di grassanesi emigrati in Francia si interessava così alle sue origini. Mi ha presentato l' opera che stava elaborando. Un presepe per BETELEME in Israele su un iniziativa del UNESCO. Sono rimasto vedendo la grandezza del presepe, enorme! Il materiale usato è il polistirolo, di color verde. Li ho subito domandato se era uno schema che faceva; mi ha risposto di no, " è l' ossatura, dopo che avrò finito il disegno esterno con le prospettive... ricoprirò con calce e poi colorerò al pennello, modellerò le tégole con "formette" e vera terra , e ci sarà anche l' impianto elettrico con le luci stradali". Sono rimasto più di due ore a vedere come lavorava e abbiamo simpatizzato. Mi è piaciuto il fatto che parlava in dialetto grassanese, non si prendeva per un grande personaggio e mi è stato subito simpatico. Mi ha detto quando l' ho lasciato : " vin' ma chia quan vo, ca cambiam qualche chiacchiere e m' da na man' !". (vieni quando vuoi, che cambiamo qualche chiacchiere e mi dai una mano!). Ci sono ritornato, e il sasso prendeva forma, ma il posto di un caccia fume non mi pareva giusto, perchè messo in una posizione tale che il focolare era in mezzo ad una stanza, cosa non possibile, perche e sempre contro una parete o in un angolo. Mi ha ascoltato, abbiamo riguardato delle foto dei sassi e finalmente ha cambiato la posizione. Franco è dunque molto aperto sul parere degli altri e modesto. Posso dire che una piccola parte del presepe è stata influenzata da me. Sulla stessa casa certi pareti non mi sembravano ben postati. Il mio mestiere e di cacciare gli animali come topi, piccioni... e quel genere di architettura era un "ombrello" contro la merda dei piccioni. Mi ha ascoltato e l' ha modificato. Vedendo le foto dei sassi di Matera, mi ha spiegato che erano antichissimi e che ogni secolo a lasciato il suo segno di architettura: scolatòi dell' acqua, tetti a terrazze , balconi... Ci siamo rivisti parecchie volte, e una sera che stavo con lui è stato chiamato d' urgenza per salire a Palazzo Materi, per incontrare il presidente della regione Basilicata, DINARDO, che veniva a fare una sorpresa agli "Amici della Poesia" che organizzavano un concorso di poesia. Subito li ho dato un passaggio sulla mia macchina (Franco non ha la patente). Veri amici! Siamo diventati veri amici!

Franco Artese, se ti capita di leggere queste righe, ti abbraccio!

Buona fortuna !

Fai un gran bene a tutti noi grassanesi di tutto il mondo, al nostro paese GRASSANO, alla provincia di Matera, alla Basilicata e all' ITALIA con il tuo capo lavoro che rappresenta la nostra civiltà contadina e che sarà esposto nel cuore del cristianésimo!


Pagina Principale ARTESE

Ritorna a LBG