Francesco ARTESE: nei giornali

Ecco degli articoli su Francesco ARTESE, per farvi una idea della sua notorieta




Prestigioso riconoscimento per l' artisto lucano: una sua grandiosa opera (80m2 ispirati ai sassi di MATERA ) sarà il fulcro del Museo mondiale della Natività a Bethlemme.


La Basilicata sbarca in Palestina. Lo farà con Franco Artese, che sta progettando, su incarico dell' UNESCO, un presepio di ottanta metri quadri per il costituendo Museo mondiale della Natività a Bethlemme. L' opera prima di essere collocata definitivamente in Terra Santa, sara esposto a VERONA, nell' ambito della quindicesima " Rassegna internazionale del presepio". Il prestigioso riconoscimento dell' UNESCO consacra la maestria di Artese, sulla breccia da anni grazie alle rappresentazioni della civiltà contadina fatta rivivere nei suoi vividi presepe in calce, mattoni e terracotta. Proprio in Terra Santa, chiarisce Alfredo Troisi, coordinatore e responsabile del progetto per il museo internazionale di Bethlemme, "sono sicuro che le opere del maestro Franco Artese troveranno un ambientazione che ne esultera le qualità creative ed artistiche. Ma non trascuriamo la rassegna di Verona, dove il presepe di Artese sarà esposto in anteprima. Si tratterà di un appuntamento di grande interesse e di interesse e di incontro, tanto da essre scelto dal Comitato Ecclesiale Triveneto per il Giubileo e della regione Veneto quale evento caratterizzante Verona in occasione del Giubileo 2000 ".
       C' è gia un idea di come si svilluperà il presepe di Bethlemme. Lo stesso Artese ne anticipa i contenuti."La scenografia sarà quella dei sassi di Matera, con tutti gli elementi che li hanno caratterizzati nei secoli. Certo, mi emozione pensare a Gesù Bambino che nasce in una chiesa rupestre. E in via di definizione il progetto di questo presepe che, per dimensioni, sarà secondo solo a quello che realizzai anni fa a New York, al Greenwich Village. Sottolineare la mia sadisfazione per l'incarico ricevuto dall' Unesco è naturalmente superfluo! Allestire un presepe proprio in Terra Santa, nei luoghi emblema della cristianità, rappresentà una tappa importante della attività artistica e della mia formazione Francescana. Il messagio che il mio presepe lucano trasmetterà sarà quello di sempre e cioè la valorizzazione dei valori umani e sociali che, col tempo tendono a scomparire. Un invito alla semplicità tipica dei nostri contadini che, tuttavia non significa rassegnazione e sottosviluppo. Il progresso può scorrere senza comportare la sparizzione di tutto ciò che la civiltà contadina considerava come un dato assoluto. La nascità di Cristo valorizza questo mondo apparentemente povero ma in realtà riccho.
       Il presepe che il maestro Artese si accinge di realizzare richiederà mesi di lavoro e sforzi economici non indifferenti. I nostri enti locali, questa volta, non potranno dirsi indifferenti rispetto ad un impegno che dà lustro e prestigio all' autore ma anche all' intera communita lucana.

Emilio SALIERNO





GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, giovedi 30 luglio 1998

Lo sta realizzando Franco ARTESE
UN PRESEPE LUCANO
PER IL MUSEO DELLA TERRA SANTA


Sta sfiorendo il presepe che il maestro Franco Artese, su incarico dell' UNESCO, allestirà per il Museo mondiale della Natività a Bethlemme, in Palestina. doppo la fase progettuale, che ha impegnato l' artista per circa tre mesi, in questi giorni si è avviata la fase realizzativa dei primi scenari.
       L' opera sarà esposta nel periodo natalizio 1998/99 nell' arena di Verona, nell' ambito della Rassegna internazionale del presepio, per poi essere collocata definitivamente in Terra Santa. Si svilluperà su una superficia di oltre ottanta metri quadri e riprodurrà fedelmente scorci della parte più antica della città di MATERA: il sasso caveoso e quello Barisano, alcuni tratti suggestivi delle chiesette rupestri dell' altipiano murgico.
Tutto sarà riprodotto fedelmente, in scala uno a cinque, con il materiale di sempre, cioè mattoni, calce, polistirene, argilla e legno. D' incanto prenderanno corpo gruppi di case e casette, viottoli, scalinate, interi vicinati, con tutti gli elementi che li hanno caratterizzati nei secoli. Artese, apprezzato anche come pittore, ha costruito presepi dappertutto. Da anni oramai i suoi capolavori sono esposti in Umbria, a Spoleto ed Assisi e poi Roma, Washington, Monaco di Baviera, Parigi...
La cilviltà contadina lucana rivivrà in medio oriente, grazie ad un presepe. Per dimensioni sarà secondo solo a quello realizzato anni fa da Artese a New York, nel Greenwich Village. Si tratta di un impegno prestigioso, che consacra in modo definitivo l' artista, ma che rappresenta anche un ulteriore opportunità di promozzione per Matera. Il presepe sara costruito interamente in Basilicata, a sezioni componibili, per poi essere trasportato nella città scligera e, successivamente, in Palestina. I soggetti pubblici e privati non sbaglierebbero a sostenere una iniziativa di grande respiro, in linea con le ispirazioni internazionali della nostra regione.




GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO,

L' opera relizzata dall' artista lucano, Francesco ARTESE
Spoleto fa omaggio a Matera
e nei Sassi s' inventa il presepe


Matera come Nazareth. E i Sassi diventano teatro della natività. L' idea di Francesco Artese, nato a GRASSANO, ha preso corpo nella chiesa di San Filippo Neri di Spoleto, dove l' artista lucano ha allestito un originale presepe ispirato proprio ai famosi Sassi. L' opera - che sarà esposta anche a Toronto in Canada- si sviluppa su una superficia di circa 25 metri quadri e riproduce fedelmente alcune scorci della parte più anticà della città che comprende i due rioni del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano, con la chiesa di S. Pietro Barisano.
       I sassi rappresentanno la caratteristica della città, due agglomerati di case e casette l' una sull' altra, abbarbicate nel conglomerato tufaceo. Il tetto delle abitazioni fa da pavimento al viottolo sovrastante epoi un susseguirsi di muretti, sclinate e comignoli di camini che spuntano da ogni lato. Ed ancora, ripide scalinate e piccole radure, i "vicinati", dove si affacianno gruppi di abitazioni, che di questo nome hanno ben poco: soltanto la facciata, essendo il resto una grotta.
       Dunque in questo contesto naturale, dove si è cercato di rappresentare anche le tradizioni e la cultura, si è inserita la Natività. Artese non è nuovo ad iniziative del genere: l' artista infatti, ha realizzato numerosi presepi di varie dimensioni e di diversa ispirazione. Durante gli ultimi anni ha esposto a New York, Washington, Monaco di Baviera, Parigi, Roma, Cosenza, Policoro, Perugia.
       Dal '94 i suoi presepi vengono ammirati stabilmente nella chiesa di S. Filippo Neri di Spoleto.


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