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Iniziano a giungere presso la nostra redazione, le vostre e-mail. Fra le prime a noi pervenute, quella di Antonio Bonelli. Nello spazio sottostante la troverete nella versione pubblicata sul nostro giornale Venerdì 1 maggio 1998. 

La lettera di Antonio Bonelli, per la genuinità della  sua testimonianza, è stata riportata esattamente come da noi raccolta.

antoniobo.gif (100634 byte)

Per motivi grafici riportiamo nello spazio sottostante il testo:
Ho trovato il vostro indirizzo su POWERNET!
Sono figlio di emmigrati venuti da GRASSANO per lavorare qui a ROMBAS vicino a METZ in Francia. Mio padre, Nicola BONELLI, faceva il bracciante agricolo e lavorava alla giornata quando aveva la fortuna di essere scelto dai padroni. Spesso era senza lavoro e mancava anche il pane per mangiare. Un giorno nel 1957, tramite parentela ha saputo che a ROMBAS cercavano operai per lavorare in siderurgia. Si decise, dopo aver ben pensato a quel che lasciava e quel che gli aspettava, prese il treno.
Era in aprile, aveva soltanto una valigietta con qualche cambiate, e adosso, soltanto una camiccia. La sua prima impressione della zona e stato il freddo. Dopo un giorno, si e collocato. Il lavoro era molto stancoso e perricoloso, lavorava agli alti forni come fondatore viccino al metallo in fusione. Ma la busta paga faceva dimenticare tutto e di piu era sicuro di avere da mangiare tutti i giorni ed un allogio. Dopo 4 anni di sacrifici ha incontrato mia madre a GRASSANO, fu Giuseppina GIACOIA , e si sono sposati.
Con molto difficolta e malinconia, mia madre a lasciato il paese. Il cambiamento era totale, clima, lingua, usanze. Si sono adattati come hanno potuto malgrado qualche difficolta come un poco di razzismo negli anni 60, la malatia di mio padre dovuto al suo lavoro... Dalla loro unione sono nati 3 ragazzi, io Antonio, Innocenzo e Cèsare. Oggi , mia madre è morta, il mio padre, io ed Innocenzo viviamo insieme, Cèsare si è sposato con una francesina. Mio padre e mia madre non si sono scordati di Grassano e ci hanno imparato il dialeto grassanese, le tradizione , il cibo...
Questo e un soggetto di litigi continui tra di noi. Ha sempre le sue abbitudini e usanze che sono molto differenti della mentalita ed delle usanze di questa parte della FRANCIA, la Lorrena. Suo modo di vivere e pensare, non ci conviene.
Come ha molto soferto nella sua gioventu ( fame, schiavitu...), pensa sempre a ripararsi di una qualsiasi disgrazia, risparmiando il piu che puo. Noi invece spendiamo quasi tutto quello che guadagniamo. Sesso = fosso .....Siamo bi-nazionali, in tutti i sensi! Non siamo ne francesi ne italiani, ma una miscela delle due culture. Delle volte pensiamo alla francese, in altre situazione al italiana, anche se siamo nati qui, in Francia.Malgrado tutto ci piace andare a GRASSANO, ritrovare la nostra famiglia ! Sono tanto attacato alle tradizione Grassanese (anche se non sono d' accordo con tutte), al suo dialeto... che ho fatto un sito su GRASSANO in dialeto Grassanese ( che ho addatato al iscritto, come ho potuto) dove si possono ritrovare centinaie di proverbi,espressioni proprie a GRASSANO, canti folcloristici (ascoltabili), usanze , foto... LUCANIA BELLA GRASSANESE
/grassano/
Grazie per la vostra iniziativa e vi auguro un buon successo, con molte risposte!
Antonio BONELLI
Qui sotto e il sito della mia societa di Disinfezzione.
" Là où SMAP passe, les nuisibles trépassent"
Mon site: http://perso.wanadoo.fr/smap/
Découvrez mon activité et la ville de ROMBAS en Moselle
E-mail: s.m.a.p@wanadoo.fr
Antonio BONELLI

Nel ringraziare il Signore Bonelli per aver aderito alla nostra iniziativa, rinnoviamo l'invito a inviarci le vostre e-mail a:

Redazione: redazione@bitcom.it
Webmaster: interpress@bitcom.it

I dati delle persone che prendono parte all'iniziativa saranno trattati dalla redazione ai fini giornalistici. Gli interessati che non accettano le condizioni suddette devono fare espressa richiesta di cancellazione alla redazione. (L.675/96).
Inviare a interpress@bitcom.it un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web. Allo stesso indirizzo potete inviare le vostre richieste di informazioni.
Copyright © 1998 La Gazzetta del Mezzogiorno
Aggiornato il:  02 maggio 1998