Giovanni ABBATE

VISIONE NOTTURNA DI GRASSANO

Grassano, bella ti vedo stanotte
Dalla tua valle, sotto le stelle!
Su di te si sofferma la luna,
Velando di mite chiarore i tuoi colli.
Un transatlantico di sogno mi appari,
Da mille luci illuminato a festa
Nella volta celeste.
Da quale porto remoto
Del universo vieni?
In quale baia stellata
Del firmamento farai l' approdo
E troverai la quiete?
Sei forse tu il Vascello Fantasma,
Condannato in interno a vagare,
presagio di sciagure a chi l' incontra?
No tu non meriti questo destino:
Non sfoggi orgoglio, ma dignità e lavoro.
Or la tua prua è volta nel mattino.
Dal tuo càssero sorge il campanile
Ad indicarti, sù, l' astro polare.
Galleggi sopra un oceano amaro
Di sudori e di pianti,
Da secoli versati
Sulle tue desolate, aride lande.
Tutti i porti conosci del mondo
Bella Grassano, in cerca di fortuna,
Qui agghindata stanotte in gran pavese
Per fare il pieno di memorie e di affetti
E scegliere, fra i tanti, i tuoi progetti.
Salpa, chè già si preannuncia l' alba.
Il tuo nocchiero conosce il sestante.
Non teme procelle, nemmenno gli abissi
Delle Bermude: è lupo di mare!
E' pari al còmpito il suo equipaggio.
Tu leva l' ancora or dall' oblio.
Vai sulla rotta segnata
A velocità di crociera,
Sempre sì bella, sì amata
Come tu mi compare stasera!
Se incroci talvolta il Vascello Fantasma,
non navigare anche tu contro vento
A vele spiegate: è assurda baldanza
Sprezzare le leggi della natura.
Tu doppia il Capo di Buona Speranza
Con viva fede, e méta sicura,
Bella Grassano, sognante astronave,
Ovunque presente, ovunque snobbata,
Paese simbolo di Basilicata,
Errante nel mondo, vagante nel cielo!


GRASSANO, 4 agosto 1998

Giovanni ABBATE

 

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